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Tornano di moda le Saponette. Quanto conta la carta per la plissettatura?

Nell’ultimo numero di Compacknews la testimonianza di Carte Dozio che rifornisce saponifici artigianali e grandi griffe della moda e della cosmetica

Tornano di moda le Saponette. Ma quanto è importante la carta per la plissettatura del packaging

L’ultimo numero di Compacknews affronta le motivazioni di questo nuovo trend che (attenzione!) non sembra avere un legame diretto con l’aumento della sensibilità ambientale. 

Ma andiamo con ordine: I NUMERI

Quello del prodotto naturale e artigianale è una tendenza che stando alle ricerche (dati Fortune Business Insights) continuerà a crescere: parliamo di un mercato che, ad oggi, supera i 43 miliardi di dollari e che, secondo le stime, balzerà alla cifra importante di oltre 67 miliardi di dollari entro il 2030. A farla da padrone, in questo mercato, sono i saponi adibiti alla detergenza della persona. La preferenza di consumatori e mercato è sempre stata quella della forma liquida per motivi di praticità, esperienza d’uso, igiene. A discapito dell’ambiente, però: i saponi liquidi sono senza ombra di dubbio più inquinanti di quelli solidi. 

IL BOOM DELLE SAPONETTE

Eppure stiamo assistendo a un ritorno in voga del sapone solido. Ma non è tanto, tuttavia, la motivazione ambientale a spingere il mercato della saponetta quanto principalmente quella sensoriale. Sempre più consumatori, piuttosto, ne apprezzano la liturgia implicita: dall’apertura dell’ involucro, all’odore, al suo stesso utilizzo. 

Si tratta di un trend in crescita che non riguarda solo il privato ma anche l’esperienza in strutture ricettive di un certo livello dove, spesso, la saponetta diventa anche ‘omaggio di cortesia’ di grandi marchi del lusso. 

La carta utilizzata per la plissettatura dell’imballaggio dei saponi solidi è quella che nel settore si chiama politenata. A fornirla a marchi di alta gamma e a saponifici tradizionali, noi di Carte Dozio. 

“La politenatura è minima, non inficia la riciclabilità della carta – spiega Filippo Negrini, responsabile commerciale di Carte Dozio nell’ultimo numero di Compacknews – ma è necessaria per tre motivi: trattiene la fragranza, evita che il grasso del sapone macchi la carta, facilita la formazione dell’involucro sulle apposite macchine automatiche”. 

Già lo scorso anno, sempre sulle pagine di CompackNews, Martina Dozio, responsabile qualità in Carte Dozio, fotografava questo trend: “Abbiamo visto un aumento di richieste delle nostre carte speciali Kraft e avana con grammature e spessori diversi per la confezione di saponi plissettati. La politenatura è minima ma necessaria alla memoria di un materiale cui è richiesta una prestazione estetica specifica ma anche tecnica: resistere all’umidità evitando un abbassamento di qualità”. 

 

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